Luci

FOTO DI SEBRAN D’ARGENT

Mi nutro di solitudine, mi cibo di provvisorietà, di indefinito, del senso vertiginoso che scaturisce dall’ignoto, dal procedere per tentativi. La vita mi sbeffeggia e mi ributta continuamente nell’assurdo, nel rullo del caso. Mi mostra continui lati liquidi che fuoriescono dalla mia maschera rigida, mentre ombre danzanti e luci filtrate scandiscono il lento avanzare degli eventi.​

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